La psicoanalisi è un'opportunità, un'opportunità di ripartire
Carl Gustav Jung
Rendi cosciente l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a
guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino
Jacques Lacan
Sono Maria Luisa Mazzetta, mamma di due meravigliosi bambini e moglie di Luca da 12 anni.
Nata e vissuta in Venezuela, mi sono trasferita in Italia nel 1989, ora abito nella città di Ancona dove svolgo la professione di psicologa/psicoterapeuta, mediatrice interculturale ed interprete.
Ho ottenuto la laurea in Psicologia Clinica e di Comunità presso l'Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” con la tesi dal titolo “Il ruolo dello psicologo nella relazione interculturale”, iscritta all’Ordine Psicologi e Psicoterapeuti delle Marche, iscrizione n.1218.
A settembre del 2010 ho conseguito il titolo di specializzazione in Psicoterapia Sistemico Relazionale presso l'Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale.
Svolgo la libera professione occupandomi di psicoterapie individuali, di coppia, di famiglia, in lingua italiana ed in lingua spagnola. Le aree di intervento in cui lavoro sono: disturbi dell'adulto (ansia, disturbi psicosomatici, nevrosi, ecc.); problemi della coppia (separazioni, problemi sessuali, disturbi della comunicazione, ecc.); conflittualità familiari (rapporti fra generazioni, problematiche genitoriali, ecc.).
Il duplice ruolo che vivo ogni giorno, immigrata e operatrice della salute mentale, mi ha dato sia la motivazione sia la opportunità di mettermi in viaggio per conoscere la salute, la disciplina sull’immigrazione e le norme sulla condizione dello straniero; la caravella mi ha portato (e mi porterà) a seguire corsi di formazione e master che possano far comprendere in modo empatico, autentico e pratico, le esigenze ed i bisogni “dell’Altro”.
L’azione di mediazione, sia come psicologo sia come interprete, è destinata, secondo me, a promuovere nuove e più efficaci forme di comunicazione fra le due parti in causa, a sanare quelle incrinature allo scopo di favorire la comprensione reciproca, nel superamento d’eventuali lacune, pregiudizi, diffidenze, paure reciproche. L’interprete (nel mio caso anche psicologo) è un ponte che collega le due sponde del fiume “autoctoni e migranti”.
Ancona, 28/12/2015
In fede
Viso il momento di emergenza difficoltà sanitaria e delle conseguenze psicologiche, continuo a lavorare anche On-Line per dare supporto psicologico seguendo le direttive nazionali.
La mia attività di psicologa e di psicoterapeuta non sono sospese, sono state potenziate con tecnologie online (Skype eWhatsapp), anche il lingua spagnola ed in castigliano.
La domanda sorge spontanea...le psicoterapie online sono “figlie di un Dio minore”?
La risposta è no.
La psicoterapia ed il sostegno psicologico On-Line, sono paragonabili a quelli in presenza.
Sono le nuove frontiere della cura, sono nuove modalità di creazioni di relazioni psicoterapeutiche: la Psicologia 4.0.
Le nuove tecnologie ci permettono di essere presenti, attivi e propositivi.
Dott.ssa Maria Luisa Mazzetta
Skype: marialuisa.mazzetta_1
Quando la quarantena sembrava stesse per allontanare le persone…due psicologhe –psicoterapeute decidevano di “Ripartire più forte di prima”!
Ripensando all’art. 33 del nostro codice deontologico: I rapporti fra gli psicologi devono ispirarsi al principio del rispetto reciproco, della lealtà e della colleganza.
Io e la collega Elena Grimaldo, in questo momento in cui non è facile gestire la convivenza con l’Altro, abbiamo affrontato il tema della migrazione, della comunicazione e di come allenare/migliorare la resilienza.
Vi auguro una buona visione.
Dott.ssa Maria Luisa Mazzetta
Attraverso un mirato percorso psicoterapeutico, il soggetto attua una profonda riflessione su di sé, che permette di raggiungere una più completa consapevolezza del proprio vissuto interiore. Partendo dalle comuni difficoltà quotidiane (stress, ansia, attacchi di panico, insicurezza etc.) o da particolari situazioni di vita (distacco dalla famiglia d’origine, perdita del lavoro, fase del pensionamento, un lutto, una malattia, etc.), il paziente riformula, in modo più funzionale e costruttivo, i propri sistemi cognitivi e i propri schemi comportamentali. Non si tratta di una trasformazione superficiale, bensì di un cambiamento sostanziale.
L'ansia diventa patologica quando si manifesta in modo persistente e pervasivo. Può compromettere il funzionamento sociale, lavorativo, affettivo e familiare. La persona sperimenta un costante stato di allarme, vivendo ogni singola esperienza con eccessiva preoccupazione e con una forte agitazione. In casi estremi, l'ansia può degenerare anche in attacchi di panico, episodi improvvisi, brevi ed intensi, durante i quali il paziente sperimenta uno stato di ansia acuta.
Si tratta di malattie fisiche che possono alterare notevolmente la qualità della vita di una persona. Tali disturbi sono scatenati, principalmente, da dinamiche psico-emotive che si esprimono attraverso il corpo. Il più delle volte, sono il risultato di situazioni di forte stress, disagio, paura ed ansia. La psicosomatica si colloca a metà tra la medicina e la psicologia, in quanto indaga la relazione esistente, effettivamente, tra la mente ed il corpo.
I sogni prima di partire, il significato profondo e psicologico della migrazione stessa, la cultura d'origine, sono tutti elementi che possono, definire il carattere e l'esito positivo o negativo del progetto migratorio. L'impatto con una società, molto diversa dalla propria e spesso anche poco ospitale può distruggere ogni tipo di speranza, destabilizzando profondamente la persona, sia dal punto di vista psicologico che emotivo.
La mediazione culturale è una professione che ha lo scopo di facilitare e di migliorare le relazioni tra gli autoctoni ed i cittadini stranieri. L'intento del mediatore culturale è quello di promuove la reciproca conoscenza e comprensione delle diverse culture a confronto, al fine di favorire un rapporto positivo e funzionale fra soggetti differenti, ma sostanzialmente uguali.
Molte coppie in crisi, prima di giungere alla dolorosa decisione di lasciarsi, decidono di rivolgersi ad uno psicoterapeuta specializzato nel settore. L’obiettivo è ritrovare il giusto equilibrio per entrambi. Ogni coppia, di per sé, non è statica, bensì dinamica e in continua evoluzione. È come se fosse un organismo che nasce, cresce, si sviluppa e muore. E come tutti gli esseri viventi ha bisogno di cure e di particolari attenzioni.
La separazione non pone fine ad un matrimonio, né fa venir meno lo status giuridico del coniuge. Si tratta di un evento che può incidere negativamente su tutti i componenti della famiglia, in particolar modo sui bambini. Lo psicoterapeuta aiuta i partners ad accettare consapevolmente e con serenità le conseguenze di tale scelta, ristabilendo il giusto equilibrio tra tutti i membri della EX-famiglia.
Si tratta di anomalie che si manifestano durante il ciclo di risposta sessuale di uno dei due coniugi. Possono essere disturbi persistenti e ricorrenti, che riguardano sia gli uomini che le donne. Se non adeguatamente curati, possono causare notevoli disagi e difficoltà interpersonali. Vengono suddivisi in due categorie: disfunzioni sessuali (difficoltà a compiere l'atto sessuale) e parafilie.
I disturbi della comunicazione costituiscono un ampio spettro di difficoltà, che comprende i disturbi socio-comunicativi, semantici, pragmatici e i disturbi di comunicazione tipici dell'autismo. In questa specifica categoria rientrano: il Disturbo del linguaggio, il Disturbo fonetico-fonologico, il Disturbo della balbuzie, etc.
Sempre più spesso si sente parlare di conflitti in famiglia e nella coppia. Di questi continui conflitti chi ne fa le spese sono quasi sempre e solo i figli. Spesso la conseguenza di un rapporto così incrinato è la separazione dei due coniugi. Un buon percorso psicoterapeutico, in questi casi, permette di valutare attentamente la situazione e intraprendere la scelta migliore e meno drammatica per tutti.
Oggi sta diventando sempre più importante il rapporto fra le generazioni. La differenza ideologica e culturale tra le nuove e le vecchie generazioni è costantemente presente. I frenetici cambiamenti socioculturali stanno potenziando sempre più le difficoltà di comunicazione tra le generazioni. Gli adulti, che dovrebbero essere la guida per i più giovani, sono, il più delle volte, loro stessi insicuri.
Essere genitori spesso non è affatto facile. La propria funzione genitoriale influenza notevolmente lo sviluppo fisico e psicologico dei propri figli. Molte persone non sanno come comportarsi con i propri piccoli, hanno paura di sbagliare, oppure di non essere all’altezza della situazione. Diventare genitori è una delle scelte più importanti della vita. Essere disposti a prendersi cura di un bambino vuol dire, in primis, mettersi in discussione con se stessi.
Il primo bicchiere è amaro come la vita, il secondo è dolce come l'amore e il terzo è soave come la morte
Così si viene accolti nel deserto. Queste sono le parole che accompagnano il gesto del the, nelle tende degli Saharawi
Un rituale, tre momenti, mille gesti
Ed è cosi che trovo io rifugio al Gris Marche, accolta -in uno dei primi seminari che frequentai li- con tre tazze di te.
In un 2015 che ora sembra infinitamente lontano, per la strada percorsa assieme ai colleghi, per il cammino fatto insieme alle donne che abbiamo accolto, per il numero di progetti che abbiamo visto nascere e che abbiamo portato avanti
2015 Lontano, ma infinitamente vicino, perché la forza e la vitalità che ci inebriano è immutata, nonostante gli anni passati. La convinzione che in questo luogo, in questo rifugio nel deserto arido delle prefetture, dei difficili luoghi delle istituzioni e della burocrazia, si celi una piccola oasi di felicità. Di Accoglienza.
Un' oasi che è sia un rifugio per gli umani in movimento, ma anche un luogo fertile, in cui coltivare gli strumenti, le risorse, la forze e le energie per chi si trova fragile, a dover lottare per ottenere un suo posto in un mondo nuovo
Un'oasi che sia un goccia, portata da fra le ali di un colibrì che, unita alle tante altre gocce degli altri Gris, possa diventare un lago, per rendere meno arido questo deserto e che ci permetta di creare sponde migliori
Per noi, ma soprattutto per i nostri figli. Per i miei figli. Per poter chiudere gli occhi nella speranza di riaprirli in un luogo di pace. Ma di pace vera, umana, raggiungibile.
Io arrivo al Gris in un lontano dicembre. Mio mese di nascita. Ed a ripensarci ora fu una casualità premonitrice. Perché qui, in me, è nata la certezza di poter fare. Di essere si delicati fragili se isolati, ma consapevoli che uniti e compatti, come un diamante, possiamo infrangere il vetro dietro cui a volte le istituzioni si isolano e si nascondono
Come arrivo al Gris? Arrivo già forse nel luglio dell'89, su un aereo, nei panni di un'adolescente che fugge dalla sua terra. No ancora donna, non più bambina. Non ancora italiana, non più venezuelana. Una migrante anche io, un'umana in movimento.
Questa sezione è dedicata a tutte quelle persone che intendono porre domande specifiche, riguardanti la Psicologia, e ricevere una risposta al riguardo nel più breve tempo possibile.
