“Se parli con un uomo in una lingua a lui comprensibile, arriverai alla sua testa. Se gli parli nella sua lingua, arriverai al suo cuore” (Nelson Mandela).
La parola è uno strumento di importanza cruciale, attraverso la quale possiamo esprimere pensieri ed
emozioni, così come conoscere e conoscerci. In psicoterapia, essa assume un ruolo ancora più significativo,
come potente mezzo curativo.
Se per il paziente, la parola rappresenta una via per esprimere ed elaborare emozioni profonde e traumi,
promuovendo così il proprio benessere psicologico.
Per la psicologa, è uno strumento indispensabile per accedere al mondo interno del paziente, per comprendere
i bisogni attraverso l’ascolto attivo delle parole usate, per orientare il percorso terapeutico e costruire
un’alleanza forte, basata sulla fiducia. Le parole del terapeuta sono parole capaci di toccare emotivamente e
fisicamente, e di trasmettere sensazioni e significati profondi, così come curativi.
Negli ultimi decenni, si sta ponendo maggiore attenzione a quella che è la componente linguistica nella
relazione terapeuta-paziente, in una società sempre più multiculturale, dove molte persone parlano più di una
lingua.
Le ricerche condotte dal professor Jean-Marc Dewaele, esperto nelle sfide linguistiche, pragmatiche e
socio-culturali affrontate dai multilingui nella comunicazione e nel riconoscimento delle emozioni in diversi
contesti, così come nella psicoterapia, insieme a Beverley Costa, psicoterapeuta fondatrice del servizio di
consulenza multietnica "madrelingua" in Inghilterra negli anni 2000, già a ricalcare la necessità di tale
prestazione all’epoca, hanno rivelato risultati interessanti.
E’ stato evidenziato che la lingua madre dei multilingui porta una carica emotiva più intensa, rispetto alle lingue
aggiuntive. E sebbene la lingua madre (L1) sia la preferita per esprimere le emozioni, e per rilasciare finalmente
quella carica emotiva, la lingua aggiuntiva (Lx) consentiva loro un distacco emotivo, per poter esplorare e
affrontare traumi, che altrimenti sarebbero stati troppo dolorosi da discutere in lingua madre.
Le persone multilingue si differenziano da chi è monolingua, perchè spesso sentono di avere un'identità diversa
in ciascuna delle loro lingue; esprimono emozioni diverse a seconda della lingua; prendono decisioni più
razionali nella loro lingua aggiuntiva; possono elaborare il trauma più efficacemente in una o nell’altra lingua; e
potrebbero ricordare le prime memorie solo nella lingua in cui sono stati codificati.
Questo fenomeno si verifica perché l'essere umano costruisce la propria percezione del mondo, i ricordi, le
emozioni e il senso di sé nella lingua in cui queste esperienze vengono vissute.
Rimane il fatto che la possibilità di comunicare in più lingue, rende la terapia accessibile a un pubblico più
ampio. Un terapeuta bilingue, o multilingue, facilita l’espressione delle emozioni e delle esperienze, in una
lingua o nell’altra, riduce lo stress del non trovare “le parole giuste”, mentre dall'altro lato aumenta la
probabilità che venga veramente colto il significato profondo, di ciò che viene detto.
E il sentirsi e il venir compresi dall’altro è fondamentale.
Una psicologa bilingue, è spesso anche biculturale, e più sensibile a quelle che sono le differenze culturali; in
effetti la comprensione delle esigenze linguistiche e culturali, permettere di capire il paziente e di poter
scegliere e adattare su misura le terapia, promuovendo una maggiore sensazione di progresso dopo le sessioni.
D’altra parte, se i pazienti percepiscono che il loro terapeuta non comprende veramente la loro situazione
unica, potrebbero sentirsi trascurati e insoddisfatti, tanto da interrompere il percorso terapeutico.
Questo ci dimostra quanto, in una società così multiculturale, sia imprescindibile la presenza e la formazione di
psicologi sensibili a questa nuova domanda, e di come questa sinergia potente, psicologia e bilinguismo, o
multilinguismo, possa arricchire sia la pratica terapeutica, sia il benessere del paziente, rendendo così la terapia
proficua, ma anche accessibile e inclusiva a tutti. Che può davvero fare la differenza nella vita delle persone.