Psicologia dello sport Ancona

Psicologia dello sport

DEFINIZIONE

La psicologia dello sport studia i processi cognitivi, emotivi e comportamentali connessi con le prestazioni degli atleti e delle squadre nel contesto sportivo, l’esercizio fisico e la partecipazione ad attività sportive.

DALL’INFANZIA…

La psicologia dello sport non ha sempre lo scopo di raggiungere un obiettivo agonistico, ma a volte serve per migliorare il rapporto tra disciplina sportiva e il benessere della vita con un progressivo miglioramento a partire dall’infanzia fino ad arrivare all’età adulta.

Proprio riguardo all’infanzia la psicologia dello sport svolge un compito importantissimo, ovvero quello della relazione tra bambini. Proprio quando si è nel periodo dell’infanzia prevale una timidezza maggiore per quanto riguarda il rapporto con coetanei sconosciuti. E’ qui che interviene la psicologia dello sport. A tutti sarà capitato sicuramente da piccoli di voler conoscere un bambino/a, ma senza avere il coraggio di presentarsi. Allora la scusa per conoscersi era quella di giocare insieme.

Sin da piccoli uno dei modi per avvicinarci all’altro è il gioco interattivo, uno strumento semplice e diretto per conoscere chi abbiamo di fronte senza imbarazzi. Anche nella vita da adulti possiamo incontrare ancora questo modello di interazioni.

NEGLI SPORT DI SQUADRA

Lo psicologo dello sport lavora a contatto con gli atleti o squadre di alto livello, con lo scopo di sviluppare e applicare tecniche che permettono alla squadra di raggiungere degli obiettivi. In questo caso lo psicologo lavora nelle relazioni tra compagni di squadra, quindi con ogni individuo della squadra per raggiungere una prestazione di gruppo.

AD ALTO LIVELLO

Lo psicologo dello sport la maggior parte delle volte si trova solo nelle società sportive di alto livello (sia di calcio, sia di qualsiasi altro sport purché a livelli alti ). Questo non è giusto, perché chiunque potrebbe necessitare dello psicologo all’interno dell’associazione sportiva anche se a livelli bassi.

IL BENESSERE DELLO SPORTIVO

Le modalità di lavoro dello psicologo sono diverse:

  • l’assessment (individuare i punti di forza e di debolezza) della personalità dell’atleta, della sua stabilità emotiva e la sua capacità di resistenza alle frustrazioni e allo stress.
  • l’applicazione di buone pratiche di mental training e di rilassamento con lo scopo di aumentare l’attenzione e la concentrazione con delle tecniche.

Lo psicologo interviene nell’atleta anche in alcuni periodi difficili della sua carriera, come la diagnosi in presenza di disturbi alimentari, disturbi del sonno o abuso di sostanze che compromettono il benessere dell’atleta.

COMPETIZIONE E COMPETITIVITÀ

La competizione è importantissima, ma bisogna fare attenzione a non trasformarla in competitività, ovvero non cercare di vincere senza avere dimostrato un risultato migliore. Vincere in maniera non leale non permetterà al vincitore di sviluppare competenze e di stare nel mondo del lavoro. Spesso una sconfitta può essere positiva per imparare dagli avversari oppure per capire che quel tipo di sport non fa per noi. Infatti un altro aspetto che influisce sull’atleta è la personalità. Quest’ultima influenza molto il tipo di sport che ognuno di noi sceglie e ci permette di proseguire la carriera quando si presentano degli ostacoli.


SITOGRAFIA:

http://www.psy.it/allegati/aree-pratica-professionale/psicologo_dello_sport.pdf

http://psicoadvisor.com/sport-autostima-dimostrare-valore-agli-altri-9633.html


Scritto in collaborazione con Pietro Boarini
Studente 3^ E Liceo scientifico Galileo Galilei, Ancon
Stage “Alternanza Lavoro” 2018

Ambiti d'intervento


  • Disturbi dell'adulto
  • Ansia
  • Disturbi psicosomatici
  • Nevrosi
  • Problemi della coppia
  • Separazioni
  • Problemi sessuali
  • Disturbi della comunicazione
  • Conflittualità familiari
  • Rapporti fra generazioni
  • Problematiche genitoriali
  • Psicologia delle Migrazioni
  • Mediazione culturale